giovedì 21 aprile 2011

Maldive - Blue Shark 2008

Come siete neri, dove siete stati di bello?
Maldive ? In che isola?
in baaaaaaaaarca? Ma Livio non si è annoiato?




è da una settimana che mi sento rivolgere questo interrogatorio....

E' stata grande l'aspettativa di questa vacanza: non sarebbe stata solo la prima volta alle Maldive, ma addirittura una crociera sub! Ma mi fidavo delle parole di Chick " secondo me questa vacanza va bene anche per te e Livio "
Infatti l'ultima volta che eravamo stati a Sharm, avevamo fatto 5 giorni in barca e goduti poco il villaggio, così ci siamo buttati, per questa nuova avventura.


Ed ecco arrivare la sera della partenza. L'ansia era aumentata negli ultimi giorni, oltre ai normali preparativi, grazie ad una sinusite che mi faceva pensare che non sarei riuscita a compensare durante le immersioni.
Ma, dopo aver preso degli antibiotici prescrittimi, ero speranzosa che sarebbe andata bene.
Eccoci tutti all'aereoporto. Siamo in 19, alcuni li conoscevo dalla cena pre-crociera organizzata alcune settimane prima da Chick, altri erano del tutto sconosciuti.
Quello che salta subito all'occhio è la differenza d'età tra noi tutti, con qualche persona over 60 e alcuni giovani, tra cui un ragazzino di 12 anni


Siamo partiti venerdì sera, viaggiato 5 ore, poi fatto scalo di 3 ore a Doha e quindi altre 5 ore di viaggio.
Ho dormito quasi tutto il tempo, ma quando stavamo arrivando a Malè, ero curiosissima su quello che si sarebbe visto dall'aereo.
"vedrai che bello...... tutte le isolette" e infatti........ eccole apparire , tantissimi gioelli incastonati nell'azzurro del mare.
Non frenavo il mio entusiamo e continuavo a dire a Livio : "visto che bello?"


Dopo il visto e il ritiro dei bagagli, troviamo fuori dell'aereoporto lo staff della barca ad aspettarci.
Alberto, Ezio e Leonardo ci hanno accompagnato al dhoni che ci avrebbe portato sulla Blue Shark, ormeggiata poco lontano.
Prima cosa che si fa nel dhoni, ci si toglie le scarpe! che bello! non le avremmo pìù rimesse per tutta la settimana!

Un pò spaesata, mi guardo intorno durante il breve tragitto, e mi stupisco del colore del mare: turchese!


ma ecco, siamo arrivati alla nostra barca, siamo accolti con un drink e subito ci viene fatto il breafing, su come ci si comporta in barca, orari, ecc.
Poi possiamo andare a prendere possesso della cabina e l'impressione iniziale non è delle migliori.
Buia, stretta, con poco spazio per le valigie.
E purtroppo un'odore di stantio a cui non si può rimediare........

Cerco di non lamentarmi con Livio, per paura di innescare una serie di "te l'avevo detto......"


Per la prima sera non si può più navigare, quindi dopo un pò di "ambientamento" e preparazione dell'attrezzatura sub che viene caricata già sul dhoni, viene subito ora di cena.
La conversazione langue....... siamo tutti stanchi.
Andiamo a dormire nelle nostre cuccette e il giorno dopo......... dalla mia cuccetta, vedo la mia prima alba maldiviana.
C'è già tanta aspettativa per quella giornata, perciò mi alzo in tutta fretta per andare nel nostro "salottino" dove mangiamo, chiacchieriamo, vengono fatti i breafing.


Il primo giorno avremo avuto qualche ora di navigazione per spostarci verso Ari Sud, l'itinerario è stato deciso da Alberto, dopo aver sentito equipaggi di altre barche sui possibili avvistamenti.

ed eccoci alla prima immersione, siamo proprio vicino a Bathala, così posso veder da vicino questa isola di cui ho tanto sentito parlare..... non c'è niente da fare..... mi attira un sacco, chissà.... la prossima volta......


Comunque alla prima immersione, ho fatto fatica a compensare, ma, scendendo adagio, è andato tutto bene e abbiamo subito visto un'aquila di mare, uno squalo pinna bianca, un pesce napoleone e ......... sorpresa: una manta!
sarebbe stata l'unica della settimana, ma ci è venuta vicino, si è allontanata e poi è ritornata ancora.
Un'emozione unica!

Il giorno dopo chi non faceva immersioni è stato accompagnato su un'isola deserta a prendere il sole, su quest'isola, alla sera avremmo cenato.
Una cena sotto le stelle: indimenticabile.


Nei giorni seguenti avremmo toccato altri punti d'immersione ad Ari Sud e Felidhu.

E sarebbero anche cominciate le immersioni più impegnative, in corrente.
Certo, ci ho messo un pò ad abituarmi. In certe immersioni, bisogna aggrapparsi con le mani alle rocce del fondo e trascinarsi sui gomiti, fino ad arrivare a trovare la corrente a favore.
Ma che emozione, poi vedere squali, tartarughe grandissime, pesci napoleone che ti vengono vicino, aquile di mare......

Per chi non fa sub, ogni giorno siamo vicino a punti dove si può fare snorkeling e per 2 volte veniamo lasciati su due isole, le cosidette isole dei pescatori, per fare un pò di shopping.


C'è da dire che anche quando si fanno 3 immersioni, lo stesso c'è tempo per fare altre cose, perchè i punti di immersione non sono lontati da dove è ormeggiata la barca e quindi gli spostamenti avvengono in fretta.

Livio se la gode, prende il sole, si brucia, si carbonizza, si spella..........

Solo tornando, nel volo di ritorno, quando vedrà la cartina geografica che trasmettono in aereo durante il volo, si renderà conto di com'era in giù, quasi vicino all'equatore.....


Ultimo giorno, si lascia la barca in mattinata e veniamo portati in un'hotel vicino all'aereoporto dove possiamo usufruire della piscina e fare la doccia prima di partire.
Mi rendo così conto di quanta fortuna ho avuto a fare una vacanza "in movimento"...... troppo statica questa giornata! avremmo potuto benissimo essere a Riccione!


Al ritorno, il giorno dopo in ufficio, Livio decanta alla mia collega le meraviglie viste, mi fa aprire più volte la cartella del pc con le foto, farle vedere a tutti al che la mia collega gli dice "Livio, è la prima volta che non ti sento dire che la Calabria è più bella!!!!!!"
Vuoi mettere? che soddisfazione!


A proposito, la "puzza" in cabina? non me la ricordo assolutamente più!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

martedì 1 marzo 2011

Grostei: sabato 19 febbraio 2011

E’ tutta la settimana che leggo sul forum che Davide si incontra con Faio. Venerdi’ comincio a scalpitare e alla sera chiedo a Livio se potevamo andare e faccio preparare a Livio il gav nuovo.

Mando un sms a Mark verso le 23.00 per vedere se c’e’ posto in barca, ma non ricevo risposta. Acc…….. vuoi vedere che non se ne fa niente?

Alla mattina appena sveglia, accendo internet e vedo che non avevo il numero giusto. Quindi chiamo subito per vedere se c’e’ posto. Affermativo!

Nel frattempo vedo collegato Davide su Skype e gli chiedo se era un problema che lui mi accompagnasse. Lui lancia addirittura l’idea di fare un ripassino della stagna con Mark.

Mah. Vediamo. Cominciamo a partire.

Partiamo verso le 11, dopo spesa alla Coop per il debriefing! Durante il viaggio son tranquilla, non mi faccio le mie solite paranoie, che e’ gia’ un tutto dire.

Arriviamo alle 14.00 sotto casa di Davide e seguiamo lui e Faio fino al porto di San Felice.

Il sole e’ bellissimo, il lago calmissimo. La temperatura esterna di 16 gradi.
Portiamo le cose in barca, comprese le cibarie.

Navighiamo per 10 minuti, ci prepariamo con calma e poi in acqua!

Vado giu’ piano piano, vedo Davide piu’ avanti di me. Cavoli l’orecchio sinistro non compensa!

Mi fermo, mi attacco ad un sasso, muovo un po’ la mascella, niente. Gonfio il gav per risalire un po’ e naturalmente, gonfio troppo e mi ritrovo in superficie. Grrrrrrr

Davide resta giu’. Cosi’ riprovo e scendo di nuovo (le altre volte sarebbe salito a prendermi……)

Finalmente l’orecchio si stappa.

Scendiamo ma a questo punto e’ l’orecchio di Davide che fa i capricci, quindi ci fermiamo sui 24.

Ad un certo punto non lo vedo piu’ al mio fianco, mi giro e stava litigando con il suo gav, aperto.

Subito penso “disgraziato, questa e’ una sua trovata per vedere come reagisco”.

Mi giro, con la pinna tocco la parete dietro di me, per avere un riferimento e non pallonare, e provo ad attaccargli questa fibbia. Non ci riesco. Poi arriva Max e gliela aggancia lui.

Al che lo vedo un po’ spaesato, gli prendo la mano e pinneggio sulla parete e gli faccio segno di risalire, sempre comunque brontolando tra me, pensando sia tutta una finta. Al suo quarto o quinto ok, capisco finalmente che e’ tutto a posto.

Tornando, con la parete alla mia sinistra, pinneggio adagio e mi giro regolarmente alzando la spalla, per non pallonare. Va tutto bene. Arriviamo sopra i sassi e Davide mi fa segno che facciamo la sosta.

Anche qui si tocca la testa per dirmi “concentrati, pensa” e allora continuo ad espirare adagio e resto in quota.

Poi risaliamo in superficie!

A seguire debriefing in barca con prodotti ticinesi e lardo di colonnata.

Una magnifica giornata senz’altro!